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lunedì 25 aprile 2016

L'ora delle recensioni #41: La mano sinistra di Dio




Questa trilogia completa si compone di tre volumi:
La Mano sinistra di Dio 
Le Quattro cose ultime
Il Battito delle sue ali



LA MANO SINISTRA
DI DIO

L’espressione di Cale era sempre la stessa: un freddo, silenzioso controllo. Non esprimeva mai emozioni, in nessuna circostanza. Sembrava che le sue vittorie nell'addestramento non gli procurassero piacere e che le dure punizioni che Bosco gli riservava non gli procurassero dolore. Non era temuto dagli altri accoliti, però non era neppure amato. Non si ribellava, tuttavia non era nemmeno un fedele seguace.
TITOLO: La mano sinistra di dio
AUTORE: Paul Hoffman
CASA EDITRICE: Nord
PUBBLICAZIONE: 2010
GENERE: fantasy 






Trama:

Non lasciatevi ingannare. Si chiama Santuario dei Redentori, quello in cima a Shotover Scarp, ma è un luogo che non dà nessun rifugio e offre ben poca redenzione. Anzitutto è circondato, a perdita d'occhio, da un'arida boscaglia, è avvolto da una perenne coltre di fuliggine, ed è così grande che è facilissimo perdersi, proprio come ci si perderebbe in una landa desolata. Poi ci vivono più di diecimila ragazzi, tormentati dalla fame e dal gelo, costretti a pregare e a fare penitenza, stremati da punizioni brutali e da un addestramento sfibrante. E tutto perché i Redentori hanno un disperato bisogno di soldati da mandare in guerra contro gli Antagonisti, contro coloro che non credono in nessun Dio. Una guerra che dura ormai da due secoli.

Questa è stata la vita di Cale da quando, dieci anni prima, è stato strappato alla sua famiglia e condotto nel Santuario. Adesso Cale di anni ne ha quattordici: il suo passato è stato cancellato, il suo presente è un inferno e il suo futuro è la morte sul campo di battaglia. La stessa fine di tutti i suoi compagni.
Però Cale non è come gli altri. Non si lamenta, non rimpiange, non protesta. Il suo sguardo è freddo e spietato, il suo cuore è calmo e risoluto, la sua mente è lucida e determinata. Perché Cale ha un piano.
Deve fuggire. Ma non si può sfuggire al destino. Infatti, dopo aver abbandonato il Santuario, Cale si ritroverà in un mondo ancora più crudele e pericoloso. Un mondo in cui bisogna combattere con le armi e con l'astuzia. Un mondo che regala l'amore soltanto per strapparlo via. Un mondo in cui amici e nemici hanno lo stesso volto. Un mondo che aspetta e teme colui che forse lo distruggerà: la mano sinistra di Dio...




Recensione:

Questo libro, devo essere sincera, è uno di quelli che puoi amare o odiare. Non ci sono mezze misure. Io faccio parte del gruppo che lo ha amato ma devo ammettere che per farlo bisogna accettare lo stile e il linguaggio dell’autore che sono molto particolari.

L’universo temporale non è chiaro, alcuni elementi ricordano molto il nostro Medioevo, soprattutto per quanto riguarda i personaggi e i combattimenti, ma spesso vengono citati personaggi che appartengono al ‘900 o ad altre epoche storiche. Anche la geografia è strana, alcune città come Memphis sono veramente esistite ma tutto quello che c’è attorno è inventato. E’ quindi un mondo parallelo e non bisogna confrontarlo con il nostro anche se sono presenti delle somiglianze.
Il libro comincia nel Santuario dei Redentori …

Ascolta. Il Santuario dei Redentori, in cima Shotover Scarp, prende il nome da una maledetta fandonia, perché è un luogo che non da nessun rifugio e offre ben poca redenzione. E’ circondato, a perdita d’occhio, da un’arida boscaglia e da erbacce striminzite e si fatica a distinguere l’estate dall'inverno. In altre parole, fa sempre un freddo cane, in qualsiasi stagione.

… in questo santuario vivono 10.000 ragazzi che vengono allenati ogni giorno a combattere e uccidere. Soffrono la fame e il freddo e sono costretti a ripetere molte volte al giorno preghiere al Redentore Impiccato. Tutto questo per prepararli alla guerra contro gli Antagonisti cioè uomini senza Dio.
Tra loro c’è Thomas Cale, protagonista della storia e ragazzo molto particolare: astuto, crudele, violento, senza cuore, privo di compassione con un talento particolare per l’omicidio e la strategia militare,  abilità che nessun altro riesce a eguagliare.

Provò un autentico dispiacere per il ragazzo bloccato contro la parete, mentre Conn sollevava la spada per l’ultimo colpo.
Ma Conn, prima di abbassare l’arma, cercò la paura negli occhi di Cale. E non la trovò. Lo sguardo dell’altro era vacuo, assente, come se non ci fosse più un’anima dentro di lui.

<< Ha attraversato l’ accampamento come se fosse la Morte in persona. Ai miei tempi ho visto molti sicari in azione, ma nessuno simile a questo ragazzo.>>

Cale si ritroverà ad aprire la porta sbagliata al momento sbagliato, assistendo a qualcosa di orribile che non avrebbe mai dovuto vedere e che lo costringerà a scappare per sopravvivere insieme ad altri due ragazzi e una ragazza.
Avendo sempre vissuto all'interno del Santuario si ritroverà in un mondo sconosciuto, che non comprende e per il quale non è preparato.
Un mondo che si rivelerà ancora più spietato di quello che ha lasciato, più pericoloso e corrotto. Scoprirà l’amore e l’amicizia, sentimenti che fino a quel momento gli erano sconosciuti, ma anche l’ingiustizia e il tradimento.
Mentre cerca di sopravvivere dovrà anche pensare ai Redentori guidati da Bosco, il signore Militante e responsabile degli addestramenti, nonché l’uomo che più odia al mondo, che vogliono farlo tornare a tutti i costi al Santuario e per farlo sono disposti a tutto.

<<Ci sono tre parole che Bosco mi ha inculcato a forza di legnate quotidiane: sorpresa, violenza, slancio. Ora rimpiangerà di avermele insegnate.>>

Una cosa che ho apprezzato del romanzo sono i colpi di scena e il fatto che la morte è sempre attorno ai personaggi, chiunque può esserne colpito, ricco, povero, nobile o cittadino comune.
La prima parte è descritta benissimo, si riesce a capire perfettamente come doveva essere la vita nel Santuario. La seconda invece l’ho trovata un po’ pesante, alcune cose sono descritte per molte pagine allungandosi troppo, ad altre invece è stata dedicata sono qualche riga, inoltre per molte pagine non c’è nessuna scena d’azione al contrario dell’inizio. Nel finale però le cose migliorano,  con un susseguirsi di colpi di scena e un finale aperto come è giusto nel primo libro di una trilogia. Devo ammettere che quando ho preso il libro dopo aver letto la trama le mie aspettative erano diverse, immaginavo un altro sviluppo della storia comunque ho dato 4 stelle perché nonostante i difetti questa storia è una novità ed è molto particolare.





"Io ho due doni:il primo è che sono capace di uccidere la gente 
con la stessa facilità con cui voi rompereste un bicchiere. 
Il secondo è che so guardare una mappa o andare in un posto
 e capire come attaccarlo o 
difenderlo.”

2 commenti:

  1. Molto molto incuriosita da questo libro;)

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  2. Ho letto questo primo volume. Mi ricordo che non mi aveva entusiasmata, ma alla fine mi era piaciuto!
    Me lo avevano prestato, quindi non lo ho, altrimenti penso che avrei continuato a leggere la serie!

    RispondiElimina



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